Bullets – Cina 2024

21 aprile 2024

⦁ Doppia vittoria in Cina per Max Verstappen, considerando anche la gara sprint del sabato dove all’olandese sono bastati 10 giri per prendersi la testa della corsa, pur scattando dalla quarta posizione. Nel gran premio, invece, ha salutato tutti giá allo start ed il doppio ingresso della safety-car non lo ha minimamente impensierito. Supremazia totale.

⦁ Con la quinta pole position consecutiva da inizio stagione, Max eguaglia quanto fatto da Mika Hakkinen nel 1999. Il record appartiene a Prost che nel 1993 ha conquistato la pole position dei primi sette appuntamenti stagionali.

⦁ Weekend sugli scudi per Norris, in pole-sprint giá al venerdí. Alla partenza-sprint pasticcia un po’ mandando a gambe all’aria un podio-sprint che sarebbe stato alla sua portata. Si riscatta durante il gran premio mostrando un ottimo passo gara che gli ha permesso di dividere le RedBull dall’ennesima doppietta. L’ingresso della Safety-car ha giocato a suo favore, tuttavia Lando avrebbe comunque dato filo da torcere a Perez.

⦁ A differenza di Max, Checo ha impiegato parecchio tempo a trovare il giusto setup e la giusta confidenza con la vettura. Ad ogni modo va via da Shanghai con un doppio podio. Risultato solido, é quello che RedBull gli chiede.

⦁ Alonso ha dato il meglio di sé per tutto il weekend raccogliendo molto meno di quanto seminato. Nella sprint ha lottato per il podio, ma ha chiuso con un ritiro. Nel gran premio é scattato bene sorprendendo Perez, poi il team gli ha montato una gomma soft nuova senza troppa logica. Settimo al traguardo, in una gara lineare avrebbe chiuso in quarta/quinta posizione.

⦁ Passo indietro per le Ferrari dopo il solido risultato di Suzuka. In qualifica é mancata velocitá, mentre in gara il passo non era paragonabile alla McLaren di Norris ed alla RBR di Perez. Leclerc e Sainz hanno corso liberamente, finendo per ostacolandosi in due occasioni. E’ parte del gioco dal momento che lo spagnolo é in cerca di un sedile. Tirando le somme, tra sprint e gran premio, le rosse allungano di quattro punti il vantaggio sui papaya nonostante in McLaren avessero piú prestazione.

⦁ Colpaccio per Hamilton in gara sprint dove ha corso da vero pluricampione del mondo. Lewis ha poi compromesso il Gran Premio con una pessima qualifica che lo ha relegato in nona fila. Nono al traguardo con Russell sesto. Questa é la dimensione delle Mercedes, quarta forza del campionato con poca ciccia.

⦁ Per gran parte della sprint le prime tre posizioni sono state occupate da Max, Luigi e Fernando, tre campioni del mondo, sará un caso? Dico di no, perché quando le condizioni della pista sono molto incerte l’esperienza-vincente paga ed oggi di esperienza-vincente in F1 se ne trova poca. Un esempio? Norris 109 gran premi, 1 pole, 0 vittorie. Russell 109 gran premi, 1 pole, 1 vittoria.

⦁ Sargeant, Stroll e Zhou hanno dimostrato che corrono in F1 non proprio per meriti sportivi. Storia da libro cuore per Zhou che finalmente ha potuto correre un gran premio di casa. Primo ed ultimo? Penso di sí.

⦁ Ho visto Magnussen e Stroll lottare per un sedicesimo posto come se fosse un podio e mi sono divertito tantissimo. Curiosamente – per motivi diversi – entrambi hanno collezionato 10 secondi di penalitá.

⦁ Hulkenberg a punti per la terza volta in stagione, degno di nota. Strani incroci tra Haas e Visa RB (leggi Toro Rosso): Magnussen é stato penalizzato per il contatto con Tsunoda, mentre Ricciardo sconterá tre posizioni sulla griglia di partenza a Miami per aver sopravanzato Nico in regime di safety car.

⦁ Timidi cenni di ripresa in casa Alpine con Ocon a ridosso della zona punti e Gasly non troppo lontano, seppur condizionato da un cambio gomme disastroso. E’ un fuoco di paglia o l’inizio di una lenta ripresa?

⦁ Prossimo appuntamento a Miami tra due settimane con lo stesso sprint format visto a Shanghai.

⦁ Cosa é successo fuori dalla pista nelle ultime due settimane: Alonso ha esteso il contratto con Aston Martin fino al 2026 ed é stato pubblicato il calendario delle 24 gare del 2025.

⦁ Cosa potrebbe accadere a partire dalla prossima stagione: il sistema punti potrebbe essere esteso fino al 12esimo classificato, nel modo seguente: 25,18,15,12,10,8,6,5,4,3,2,1. L’esclusiva é di Autosport e potete leggerla qui: https://www.autosport.com/f1/news/exclusive-f1-to-discuss-new-points-structure/10601482/


Diario – Cina 2019

14 aprile 2019

Cosa volete che vi racconti di questa millesima (o presunta tale) gara di Formula 1?

Forse la cosa più bella l’ha fatta il ragazzino della Toro Rosso, Alexander Albon, il quale aveva letteralmente distrutto la propria vettura il giorno prima. Col senno di poi, vista la saluta del pilota, possiamo dire che la botta gli ha fatto bene visto il decimo posto finale.

Non si può dire lo stesso del suo compagno di squadra che durante il primo giro è riuscito a centrare entrambe le McLaren in un colpo solo, roba da pubblicità anni ‘90 del maxibon…two is megl che one! Il russo si è beccato pure un drive through, per poi ritirasi a due terzi di gara.

Ma perché vi parlo delle Toro Rosso e del maxibon?! Forse perché siamo tornati ai livelli degli anni 2014-2016 dove Mercedes fa/faceva quello che gli pare, vincendo anche senza mani o con gli occhi bendati.

Non è bello vedere la 1000esima gara di Formula1 con team storici come Williams, McLaren e anche Renault recitare ruoli di serie B, mentre gli avversari Ferrari e RedBull stanno li a lottare per raccogliere le briciole o a pensare di raccogliere la miseria del giro veloce all’ultimo giro. E’ davvero questa la F1 pensata dagli americani? A me pare che questa gestione a stelle e strisce pensi solo ad addobbare le manifestazioni con eventi di contorno, invitando gente famosa, peraltro usando grafiche e regie davvero imbarazzanti.

Tornando quindi alla gara….poteva andare così: Ferrari lasciava tutto com’era, Leclerc terzo, Vettel quarto, facevano due soste, un caffè, un ammazza caffè anzi due, facciamo tre e si andava fino alla bandiera scacchi come i trentatrè trentini: trotterellando.

Invece hanno preferito (comprensibilmente) fare cose relativamente a caso, cercando conigli in un cappello che offriva solo allocchi. Hanno provato a mirare al secondo posto usando entrambe le vetture, una che rallenta e una che attacca, ma quando sei senza mezzi hai poco da fare. E’ inutile, quindi, stare a chiedersi se si poteva fare meglio o peggio di così, le conclusione della giornata odierna è che in certi circuiti in Ferrari riescono (forse) a giocarsela con i rivali, in altri manifestamente no. Colpa della vettura difficile da settare o non ancora capita bene? Bho, non posso saperlo dal divano di casa.

Nota positiva di giornata per il team di Maranello: almeno Vettel non si è schiantato nel duello con Verstappen, anzi ne è uscito vincitore. Cosa che al pilota fa morale.

Dei primi ne parliamo alla fine: è durato tutto 300 metri, se la giocavano alla partenza, ma neanche più di tanto. Sul podio solite parole di circostanza. C’era pure baffo Moretti, all’anagrafe Dieter Zetsche, che da maggio dovrebbe lasciare la presidenza del gruppo Daimler, quindi quale migliore occasione della millesima gara per farsi vedere un po’ e festeggiare la vittoria.

Chissà se a Baku vedremo un copione diverso. Magari si farà anche festa per la 1001sima gara in quanto numero palindromo.

Saluti e buona Pasqua!


Diario – Cina 2017

9 aprile 2017

Ci eravamo lasciati con “e poi ci divertiamo” appena 15 giorni fa e la Cina ci ha offerto quanto richiesto, con il clima umido che mette sempre quello scompiglio che alla fine si traduce in un ordine ben definito: quello dei più forti. Basta guardare il podio.

Il più forte di tutti si è confermato Lewis già al sabato con un giro monstre, giusto per dettare le regole di un gioco chiaro in pista e soprattutto fuori,come a dire: “Vettel ti stimo,mi stimoli, ma in pista ce le suoniamo”. L’essenza del motorsport.

Quindi il tedesco oggi ci ha provato. Fin dallo start con quella posizione anomala sulla griglia che poteva, e doveva, evitare. Ci ha pensato la sorte a punirlo, perchè la F1 è fatta di attimi e tempistiche da tenere in conto alla voce “varie ed eventuali”.

La Ferrari di una volta sarebbe rimasta dietro, anzi ci è rimasta con Kimi. Seb, invece, si è sbarazzato prima del finnico, con un duello perdi tempo politically-correct, per poi mostrare i denti verso Ricciardo, schiaffeggiato prima da Verstappen e poi da Vettel stesso.

A quel punto la gara era di facile lettura, complice una rimonta wow (uao! in italiano) di Verstappen che in pochi giri si è fatto largo dalla retrovie fino alla terza piazza a suon di sorpassi.

Gente con le palle i primi tre.

Non come un Bottas qualunque, auto eliminatosi con un errore banale in regime di SC, e poco impegnato in una rimonta che poteva esserci, visto il mezzo che guida. Stessa cosa vale per Raikkonen, alla ricerca della sua dimensione che oggi poteva essere il divano di casa.

Eh no, vogliamo gli attributi.

Come quelli di Sainz, unico a rischiare le super soft allo start e premiato con il primo posto disponibile dopo i sei top drivers.

Come quelli di Giovinazzi sia il sabato, sia la domenica nel rischiare qualcosa che si è trasformato in un doppio crash. Servirà da lezione nella speranza di rivederlo in Bahrain.

Dai che quest’anno ci divertiamo tanto.


Diario – Cina 2016

18 aprile 2016

Tre su tre non arrivano per caso, quindi complimenti a Nico Rosberg per saper cogliere il momento, le occasioni e nel trasformarle in 25 punti. C’è poco da dire sulla sua gara, se non il fatto che sia partito non perfettamente, oppure facciamo prima a dare i meriti a Ricciardo per una partenza fantastica.

Peccato che poi una foratura ha tradito l’australiano, anche se il tedesco Mercedes lo avrebbe sopravanzato quanto prima, mentre dietro, pochi metri dopo lo start, Vettel prima perde la vettura e poi, impaurito da Kvyat, centra Raikkonen rovinando la gara del compagno di team. Lui se la prende con il russo, il quale non ha colpe, ma a volte dall’abitacolo si percepiscono sensazioni diverse e sono convinto che Seb abbia avuto paura nel vedere la RBR infilarlo ad alta velocità sul fianco destro. Al netto di questo errore la rimonta di Vettel è stata rabbiosa e poderosa, complice anche una bella scelta strategica del muretto Ferrari.

Già che ci sono,come diceva qualcuno, apro una parente.

Nel suo giro per la pole position Rosberg ha dato più di mezzo secondo al gruppo, il che mi fa pensare che in casa Mercedes, quando vogliono, hanno il super bottone magico. Oppure no. Staremo a vedere.

Ho aperto la parente. Ora la chiudo.

Presenti…assenti? Nome Lewis, cognome Hamilton, d’accordo penalizzato dal sabato e dallo start sfigato, comunque compensato con un safety-car, ma Luigino si è fermato dietro Massa. Week-end no, urge ritrovare se stesso. Ed un po’ di fortuna visto che ha corso tutta la gara col fondo danneggiato alla prima curva.

Chi ha ritrovato sé stesso è Raikkonen, ma non ha ritrovato la fortuna, in quanto il ruolo di Calimero, che precedentemente spettava a Massa, e ancora prima a Barrichello…, non gli consente di fare la pole al sabato (manca dal 2008!) e di fare una gara decente, da podio, la domenica. Chissà perchè capitano tutte a lui.

A lui, ma non solo. Chiedere a Ricciardo, sfigatissimo, che ha bucato sul dritto. Il podio non glielo toglieva nessuno…e la RedBull ha dimostrato tanti miglioramenti, Kvyat docet. Se solo avessero qualche cavallo in più…

Ottimi punti per la coppia Toro-Rosso che finalmente non si è resa protagonista di episodi “allegri con brio”. D’altronde ci hanno pensato gli altri a ravvivare la corsa.

Esulta Vandoorne, anche se non correva. Ad oggi è l’unico driver McLaren ad aver portato un punto alla propria squadra.

See you in Sochi.


“Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Cina

16 aprile 2012

Si è vestito da drago cinese Nico Rosberg, sbaragliando la concorrenza e portando la sua Mercedes sul primo gradino del podio per la prima volta in questo ritorno al futuro della scuderia tedesca. Alle sue spalle, invece, c’è stato uno sciacallaggio d’altri tempi , con gente affamata come non mai, tra giovani, maturi e piloti tornati alle corse che contano. Tra tutti è mancato Michael Schumacher, tanto atteso nel momento clou e tirato fuori dalla corsa da una ruota galeotta non avvitata che lo ha costretto al posteggio gratuito. E’ stato anche il gran premio del disastro Ferrari, tornata a lottare con Williams e Sauber per una misera nona posizione. Ci avviamo così a dare i soliti giudizi su quanto visto nel corso della giornata cinese. “Da 0 a 10”, capitolo 3: Cina.

VOTO 0 ALLA DECISIONE FIA

La decisione di voler correre in Bahrain ha stupito tutti, perfino gli addetti ai lavori. In medio oriente la situazione non è affatto stabile, e dopo l’annuncio di Ecclestone un gruppo denominato “Rivoluzione del 14 Febbraio” avrebbe tutta l’intenzione di “accogliere” il circus nel peggiore dei modi. Secondo quando diportato dalla Gazzetta dello Sport e da Italiaracing.net il gran premio potrebbe essere annullato nella giornata di giovedì.

DISCUTIBILE

VOTO 1 AL PITSTOP DI SCHUMACHER

Poteva essere un podio con due piloti Mercedes quello di domenica, ma qualcosa è andato storto nel corso del primo pitstop di Schumacher. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma al tedesco non viene avvitata l’anteriore destra con conseguente ritiro, e la casa della stella a tre punte si è ritrovata con un alfiere in meno. Poteva essere una festa ancora migliore.

FRETTOLOSO

VOTO 2 ALLA STRATEGIA DI RAIKKONEN

Effettivamente è stato un azzardo, ma come attenuante in casa Lotus possono puntare sul fatto che le Pirelli sono ancora un po’ misteriose. Ciò non toglie che i 27giri con le stesse coperture vissute nel gruppo da Kimi, peraltro in lotta per il podio, hanno letteralmente usurato le gomme del finlandese che così ha chiuso quattordicesimo. Per il ciclo “dalle stelle alle stalle”.

AZZARDATA

VOTO 3 ALLA F2012

Dopo la fortunata gara in Malesia il vero valore della rossa è uscito fuori ed il risultato è stato pessimo. Alonso ha chiuso nono, Massa tredicesimo. In più, entrambi i piloti, hanno avuto da dire sulla strategia, ma il vero problema è la vettura che, come visto, con due o tre soste non cambia più di tanto. In Bahrain (se si correrà) non ci sarà il tempo di portare alcun aggiornamento, ma in Spagna sì. Ed è su questo che punta la casa di Maranello, anche se il gap rispetto i nemici è abbastanza elevato sia in qualifica che in gara.

BARCA

VOTO 4 ALLA PARTENZA DI KOBAYASHI

Pronti, partenza, via ed il giapponese si avvia come se fosse la moviola del lunedì di Aldo Biscardi. Lento. Lentissimo. Hamilton, Button e Raikkonen piombano sopra di lui come gli avvoltoi ed il giapponese viene risucchiato nel gruppo in men che non si dica. Chiuderà decimo, almeno coglie un punto.

TARTARUGA

VOTO 5 AL TEAM REDBULL

Scarichi nuovi o scarichi vecchi cambia poco. La lattina non è più quella dello scorso anno, e si vede. In qualifica i campioni del mondo non hanno più lo spunto di una volta, mentre in gara riescono a sistemare un po’ le cose, complici due piloti affidabili. Anche loro (come tutti) aspettano aggiornamenti importati in Spagna, sperando che il vecchio Adrian Newey ne combini una delle sue.

INDIETRO

VOTO 6 ALLA GIOIA DI HAUG

Alla bandiera a scacchi la gioia di Norbert Haug è esplosa in misto di pianti e salti. E’ stato ben felice Norbert di essere stato letteralmente annaffiato sul podio come premio di un progetto da lui voluto e sostenuto. Ha costruito una squadra importante Haug, cominciando dalla saggia mente di Brawn, passando per l’esperienza di Schumacher ed il talendo di Rosberg, oltre che da gente importante come Bob Bell e non ultimo Aldo Costa. Il lavoro d’altronde ha sempre pagato.

IMMENSA

VOTO 7 ALLA LOTTA PER IL PODIO

Diciamo che lotte del genere non si vedevano da tempo. Gli ultimi giri sono stati emozionantissimi, in cui Hamilton, Webber, Vettel e Raikkonen sono stati attori protagonisti di un finale thriller che ha visto i piloti in questione impegnati tra sorpassi e controsorpassi. In un mondiale così equilibrato ci auguriamo di rivedere episodi simili.

COINVOLGENTE

VOTO 8 A WILLIAMS E SAUBER

Hanno tirato fuori due vetture veramente performanti a Grove e ad Hinwil, contrariamente a tutte le aspettative. Dopo un avvio difficile in casa Williams sono riusciti a portare entrambe le vetture a punti, mentre il team Sauber, con il punto raccolto da Kobayashi si piazza al quarto posto della classifica costruttori alle spalle di McLaren, RedBull e Ferrari.

SORPRESE

VOTO 9 A JENSON BUTTON

Siamo certi che senza quell’errore al cambio gomme avrebbe quanto meno fatto di tutto per andare a prendere Rosberg…e poi chissà. Alla fine ha chiuso secondo recuperando il contrattempo e confermandosi ancora una volta il pilota più in forma del momento complice una McLaren fantastica che lo accompagna praticamente ovunque.

RAZIONALE

VOTO 10 A NICO ROSBERG

Finalmente primo! Nico coglie il momento giusto della Mercedes e lo fa già al sabato con un giro ineguagliabile, per poi incrociare le dita in gara e scoprire la sua vettura non ha poi tanta fame di gomme. E allora si avvia alla vittoria, complice il ritiro di Schumacher ed il contrattempo di Button che gli hanno permesso di guidare con più calma. A testimonianza di ciò sul podio è fresco come se fosse appena uscito dal barbiere complice quel capello biondo acceso per niente intaccato dalla fatica di una gara. Dopo 7 anni e 111 gran premi è arrivato il suo momento. Se lo merita tutto.

FRECCIA BIONDA

Valerio Lo Muzzo


Cina, gara: Rosberg imprendibile, prima vittoria Mercedes

15 aprile 2012

SHANGHAI 15.04.2012 Brilla la freccia d’argento di Nico Rosberg nel grigio cielo cinese, riportando la Mercedes alla vittoria dopo Fangio e conquistando la famosa “prima” che ogni pilota aspetta. E’ stato perfetto Nico, così come è stata perfetta la sua vettura, compagna di un viaggio lungo più di trecento chilometri con lo spettro del degrado degli pneumatici sempre incombente ed incognito, gestito a dovere dal muretto e dalla figura di Ross Brawn, fermamente deciso nel puntare su una strategia a due stop.

 Poteva fare il colpo grosso il team Mercedes, ma un errore al primo pitstop ha costretto Schumacher al ritiro visto che lo pneumatico anteriore destro non è stato avvitato. Ciò non toglie che la casa della stella a tre punte sembra aver trovato la chiave giusta anche in ottica gara e rilancia la propria candidatura nella lotta all’iride, considerata l’instabilità generale che regna al momento in F1.

 Ed in questa aria instabile è la McLaren il vero punto di riferimento, oggi a podio con Button ed Hamilton, nonostante un errore ai box nel corso dell’ultima sosta ha rallentato Jenson dalla lotta per la vittoria. In casa McLaren hanno puntato su una strategia a tre soste che ha pagato soprattutto nel finale.

Chiudono ai margini del podio le RedBull di Webber e Vettel. Il tedesco è riuscito a risalire dall’undicesima posizione alla quinta grazie ad una strategia a due stop, partecipando attivamente alla lotta per il podio che ha visto coinvolti Button, Hamilton, Webber e Raikkonen. Quest’ultimo ha pagato l’azzardo del team Lotus di una strategia a due stop con un ultimo stint lungo più di trenta giri. Iceman, soffrendo il degrado degli pneumatici nel finale, è precipitato in quattordicesima posizione alle spalle di Massa.

Anche il brasiliano ha scommesso su una tattica a due stop, ma con poco successo. Stessa sorte è toccata ad Alonso, nono al traguardo, nonostante lo spagnolo sia passato tre volte sotto le mani dei meccanici. La rossa, dopo la fortunata vittoria in Malesia, non ha recuperato nulla ai propri avversari e le prestazioni della F2012 risultano essere paragonabili a quelle di Williams e Sauber.

A proposito di Williams, ancora una volta il team di Grove conferma la qualità della propria vettura, chiudendo con Senna e Maldonado alle spalle di Grosjean. In zona punti termina anche Kobayashi, il quale è uscito subito di scena dopo una partenza non felice che lo ha allontanato dai piani alti del sabato. Gara interessante anche per Perez appena fuori dalla Top Ten.

 Giornata anonima per Toro Rosso e Force India, mentre Kovalainen ha vissuto una gara sofferta a causa di problemi tecnici che lo hanno proiettato in fondo al gruppo.

 Prossimo appuntamento in Bahrain, considerato che la FIA ha ufficializzato l’evento nonostante il clima politico risulti essere abbastanza instabile.

Pos Pilota Team Durata
 1.  Rosberg       Mercedes                   1h36:26.929
 2.  Button        McLaren-Mercedes           +    20.626
 3.  Hamilton      McLaren-Mercedes           +    26.012
 4.  Webber        Red Bull-Renault           +    27.924
 5.  Vettel        Red Bull-Renault           +    30.483
 6.  Grosjean      Lotus-Renault              +    31.491
 7.  Senna         Williams-Renault           +    34.597
 8.  Maldonado     Williams-Renault           +    35.643
 9.  Alonso        Ferrari                    +    37.256
10.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +    38.720
11.  Perez         Sauber-Ferrari             +    41.066
12.  Di Resta      Force India-Mercedes       +    42.273
13.  Massa         Ferrari                    +    42.700
14.  Raikkonen     Lotus-Renault              +    50.500
15.  Hulkenberg    Force India-Mercedes       +    51.200
16.  Vergne        Toro Rosso-Ferrari         +    51.700
17.  Ricciardo     Toro Rosso-Ferrari         +  1:03.100
18.  Petrov        Caterham-Renault           +     1 lap
19.  Glock         Marussia-Cosworth          +     1 lap
20.  Pic           Marussia-Cosworth          +     1 lap
21.  De la Rosa    HRT-Cosworth               +     1 lap
22.  Karthikeyan   HRT-Cosworth               +    2 laps
23.  Kovalainen    Caterham-Renault           +    3 laps

Giro Veloce: Kobayashi, 1:39.960

Non classificati/ritirati:

Pilota Team Al giro
Schumacher    Mercedes                     16

Classifiche iridate: 

Piloti: Costruttori: 
 1.  Hamilton      45        1.  McLaren-Mercedes           88
 2.  Button        43        2.  Red Bull-Renault           64
 3.  Alonso        37        3.  Ferrari                    37
 4.  Webber        36        4.  Sauber-Ferrari             31
 5.  Vettel        28        5.  Mercedes                   26
 6.  Rosberg       25        6.  Lotus-Renault              24
 7.  Perez         22        7.  Williams-Renault           18
 8.  Raikkonen     16        8.  Force India-Mercedes        9
 9.  Senna         14        9.  Toro Rosso-Ferrari          6
10.  Kobayashi      9       
11.  Grosjean       8       
12.  Di Resta       7       
13.  Vergne         4       
14.  Maldonado      4       
15.  Ricciardo      2       
16.  Hulkenberg     2       
17.  Schumacher     1

Cina, qualifiche: Prima pole per Nico Rosberg e la Mercedes

14 aprile 2012

SHANGHAI 14.04.2012 Sarà una giornata da ricordare per Nico Rosberg e per il team Mercedes, finalmente in prima fila, finalmente in pole position. E’ stato un giro strepitoso quello del tedesco, che ha messo in fila i rivali già al primo tentativo facendo segnare un tempo da urlo: 1.35.121.

Nè Hamilton né Schumacher, rispettivamente col secondo e terzo tempo, sono riusciti ad insidiare il poleman di giornata, rimediando entrambi mezzo secondo di distacco. L’inglese però verrà arretrato di cinque posizioni considerata la sostituzione del cambio avvenuta al venerdì. Sarà quindi una prima fila tutta Mercedes.

 La sorpresa di giornata, anche questa volta, si chiama Sauber. Dopo la prestazione di Perez vista in Malesia, Kobayashi scatterà dalla terza piazza confermando quanto di buono offre la vettura svizzera. Il giapponese però dovrà guardarsi Raikkonen, quarto, e dall’avvoltoio Button che prenderà il via dalla terza fila.

Continuano i punti interrogativi in casa RedBull, con Webber, settimo, lontano più di un secondo dal tempo di riferimento e Vettel addirittura eliminato in Q2. Ancora una brutta qualifica per la Ferrari, la quale scatterà con Alonso dalla nona piazza, dietro Perez, e con Massa dalla dodicesima.

 Chiude la Top Ten Grosjean senza alcun tempo di riferimento. Tra i team di “seconda fascia”, seppur questa distinzione risulti un po’ impropria (vedi Sauber), Williams, Force India e Toro Rosso risultano compattate in settima, ottava e nona fila.

 Nessun problema per Marussia ed HRT, facilmente entro i margini del 107%.

Pos Driver Team Time Gap 
 1.  Nico Rosberg          Mercedes             1m35.121s         
 2.  Lewis Hamilton*       McLaren-Mercedes     1m35.626s  + 0.505
 3.  Michael Schumacher    Mercedes             1m35.691s  + 0.570
 4.  Kamui Kobayashi       Sauber-Ferrari       1m35.784s  + 0.663
 5.  Kimi Raikkonen        Lotus-Renault        1m35.898s  + 0.777
 6.  Jenson Button         McLaren-Mercedes     1m36.191s  + 1.070
 7.  Mark Webber           Red Bull-Renault     1m36.290s  + 1.169
 8.  Sergio Perez          Sauber-Ferrari       1m36.524s  + 1.403
 9.  Fernando Alonso       Ferrari              1m36.622s  + 1.501
10.  Romain Grosjean       Lotus-Renault        No time

11.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault     1m36.031s  + 0.331
12.  Felipe Massa          Ferrari              1m36.255s  + 0.555
13.  Pastor Maldonado      Williams-Renault     1m36.283s  + 0.583
14.  Bruno Senna           Williams-Renault     1m36.289s  + 0.589
15.  Paul di Resta         Force India-Mercedes 1m36.317s  + 0.617
16.  Nico Hulkenberg       Force India-Mercedes 1m36.745s  + 1.045
17.  Daniel Ricciardo      Toro Rosso-Ferrari   1m36.956s  + 1.256
18.  Jean-Eric Vergne      Toro Rosso-Ferrari   1m37.714s  + 1.516
19.  Heikki Kovalainen     Caterham-Renault     1m38.463s  + 2.265
20.  Vitaly Petrov         Caterham-Renault     1m38.677s  + 2.479
21.  Timo Glock            Marussia-Cosworth    1m39.282s  + 3.084
22.  Charles Pic           Marussia-Cosworth    1m39.717s  + 3.519
23.  Pedro de la Rosa      HRT-Cosworth         1m40.411s  + 4.213
24.  Narain Karthikeyan    HRT-Cosworth         1m41.000s  + 4.802

107% time: 1m42.931s
* penalizzato di 5 posizioni per aver sostituito il cambio

“Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Cina

19 aprile 2011

Abbiamo assistito ad uno dei gran premi più emozionanti del recente passato, animato dal caos gomme, dal recupero di Webber, e dal trionfo di Hamilton. Abbiamo assistito a grandi cambiamenti rispetto lo scorso anno, dettati principalmente dall’usura, voluta o meno, delle nuove PZERO le quali hanno costretto a non poco lavoro gli strateghi dei singoli team. Basta chiedere a McLaren, RedBull e Ferrari, tanto confuse quanto persuase nel ritrovarsi, prima davanti, poi dietro, poi sul podio, o fuori, nell’arco dei 56 giri cinesi. Analizzeremo quanto visto nella casa del dragone nel solito, scontato e consueto modo. “Da 0 a 10”. Capitolo 3: Cina.

VOTO 0 AL PIT STOP DI BUTTON

Forse non sarà contento del trattamento che gli riservano in McLaren, o forse è semplicemente invidioso di quanto fanno in RedBull. Sta di fatto che Jenson, nel corso del primo cambio gomme, si ferma dalla concorrenza, la quale lo invita con molta gentilezza a lasciare spazio al loro cliente. In questo modo ha perso il vantaggio accumulato in gara, e forse anche un podio, chi lo sa. Questo errore gli è costato una posizione.

BURLONE

VOTO 1 A SERGIO PEREZ

Gara molto animata per il messicano, e risultato da dimenticare. E’ molto aggressivo il rookie, forse troppo. Va in crash con Sutil e ne paga le conseguenze con un drive trough. Chiude diciassettesimo una gara in cui sperava fortemente di andare a punti.

CONFUSO

VOTO 2 AI MECCANICI TORO ROSSO

A fine gara l’unico ritiro di giornata è stato quello di Alguersuari, tradito dai propri meccanici e da un difetto di montaggio della posteriore destra, la quale dopo poche tornate si stacca dalla vettura rimbalzando pericolosamente a destra e manca. Peccato per lo spagnolo, vista l’ottima qualifica del giorno prima. Precisamente la migliore nella sua carriera.

SBADATI

VOTO 3 NICK HEIDFELD

Dopo il podio malese il pilota tedesco fa seguire una prestazione deludente, complice una Lotus Renault leggermente appannata rispetto sette giorni fa. In qualifica Nick non è affatto “The Quick” e il sedicesimo tempo la dice lunga. In gara non riesce a risalire, giugendo dodicesimo a traguardo.

SAZIO

VOTO 4 ALLA STRATEGIA FERRARI

Doveva essere la gara della riscossa, ma lo è stata solo sulla testa degli uomini in rosso. Dopo uno start effervescente, Massa ed Alonso hanno pagato la scelta del muretto di puntare su due soste, ben sapendo che 25 giri su pnumatici a mescola dura sarebbero stati una grossa impresa. Magari si poteva optare su scelte diverse tra piloti, anziché forzare entrambi con una strategia ad alto rischio, ma per far ciò in casa Ferrari erano sicuri, forse troppo, delle loro decisioni.

RISCHIATUTTO

VOTO 5 ALLE NUOVE GOMME PIRELLI

Quale voto più azzeccato per le nuove coperture tanto incerte quanto spettacolari. Tra i tifosi c’è chi ritiene utile questa scelta dell’alto degrado e chi non la concepisce minimamente. Sta di fatto che lo spettacolo sembra giovarne. Almeno finora.

INCOGNITE

VOTO 6 A MICHAEL SCHUMACHER

Compensa una pessima qualifica con una gara concreta, costante e intelligente, guidato dal maestro Brawn al muretto. Parte alla grande, poi risale fino all’ottavo posto minacciando seriamente Alonso nel finale. Una prestazione positiva da confermare nei prossimi gran premi.

VOLENTEROSO

VOTO 7 A NICO ROSBERG

Anche lui torna nelle zone Top, sfruttando fin da subito le migliorie apportate dal team soprattutto in qualifica conquistando la quarta piazza sulla griglia. In gara lotta perennemente per i primi posti, ma la distanza tecnica da RedBull e McLaren si fa sentire. Chiude quinto davanti le Ferrari il che è già un buon risultato.

RITROVATO

VOTO 8 A SEBASTIAN VETTEL

Non proprio perfetto stavolta il tedesco. Immenso in qualifica, ma in gara già allo start parte male, salvo poi rimediare con un grande sorpasso su Hamilton e approfittando dell’errore di Button ai box. Accetta la strategia impostagli dal team, seppur si rivela quella sbagliata. Chiude secondo, ma considerata la situazione va strabene così.

RAGIONIERE

VOTO 9 A LEWIS HAMILTON

Torna alla vittoria dopo l’ultima ottenuta in Belgio la scorsa estate, e lo fa nella giornata in cui ha rischiato di partire dai box. Parte alla grande e una volta messo sulla strada giusta dal team conquista la vittoria, sopravanzando un Vettel con le gomme alla frutta nel finale. Tra tutte le osservazioni, si fa presente che ogni qual volta il pilota inglese si trovi in difficoltà, riesce sempre ad uscirne alla grande e spesso da vincente. A tal motivo, dal prossimo gran premio, in McLaren stanno escogitando di tutto e di più per “stimolare” al meglio lo spirito del campione che c’è in Lewis.

CANNIBALE

VOTO 10 A MARK WEBBER

Regala così tanti sorpassi in gara al punto da perderne il conto. La prestazione del pilota australiano è stupefacente, e non si vedevano imprese del genere sull’asciutto da un bel po’. Dopo esser partito con le gomme dure, il buon Mark ha cambiato letteralmente marcia a metà gara, quanto il resto della truppa navigava su pnematici a mescola dura o morbida usurata. Il resto è tutto un mix tra bravura, grinta e superiorità del mezzo. Con un po’ di continuità in più potrebbe conquistare quel titolo mondiale perso di un nulla lo scorso anno.

HIGHLANDER

Valerio Lo Muzzo


Shanghai, gara: Hamilton drago cinese. Remuntada Webber: da 18° a 3°!

17 aprile 2011

SHANGHAI 17.04.2010 Come un drago cinese, Lewis Hamilton schiva gli avversari tra le tortuose curve del circuito di Shanghai, conducendo una gara intelligente, ricca di sorpassi, facendo un sol boccone di Vettel a pochi giri dal termine, complice una strategia ottimale per gestire al meglio le gomme Pirelli, morbide o finte dure che siano.

Escono comunque contenti dalla trasferta cinese i piloti RedBull, i quali completano il podio dando l’esempio concreto di quanto il fattore gomme influenzi notevolmente le prestazioni e i risultati. Il tedesco ha praticamente perso la gara nel momento in cui ha puntato su due cambi gomme, l’australiano, invece, è riuscito a risalire fino al podio dalla diciottesima posizione grazie a tre cambi gomme e ad una quantità di sorpassi non quantificabile.

Alle spalle dei bibitari Button non accede al podio, probabilmente pagando la troppa conservatività della gara. Finalmente un sorriso in casa Mercedes. Rosberg lotta per il podio fino agli ultimi giri, mentre Schumacher è riuscito a risalire 6 posizioni chiudendo ottavo a pochi decimi di Alonso.

Bruttissima interpretazione da parte della Ferrari, la quale ha imposto la stessa strategia fallimentare ai due piloti, rischiando peraltro di perdere il settimo posto di Alonso nelle tornate finali. Massa, invece, è retrocesso fino al sesto posto nel finale causa usura gomme. Gli pneumatici a mescola dura, al giorno d’oggi, risentono di cali prestazionali oltre i 15 giri, e Vettel, Massa e Alonso hanno risentito di questo dato. Per quanto in RedBull possono comunque permettersi certi rischi, ciò non può dirsi per il team di Maranello già in difficoltà e già lontano dalle vette iridate.

Chiudono la zona punti Petrov e Kobayshi. Gara da dimenticare, invece, per entrambe le Toro Rosso. Dopo l’exploit in qualifica, Alguersuari è stato costretto al ritiro da uno pnumatico montato male nel corso del primo cambio gomme, mentre Buemi a traguardo è giunto quattordicesimo.

Valerio Lo Muzzo

Pos Pilota Team Durata
 1.  Hamilton      McLaren-Mercedes           1h36:58.226
 2.  Vettel        Red Bull-Renault           +     5.198
 3.  Webber        Red Bull-Renault           +     7.555
 4.  Button        McLaren-Mercedes           +    10.000
 5.  Rosberg       Mercedes                   +    13.448
 6.  Massa         Ferrari                    +    15.840
 7.  Alonso        Ferrari                    +    30.622
 8.  Schumacher    Mercedes                   +    31.206
 9.  Petrov        Renault                    +    57.404
10.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +  1:03.273
11.  Di Resta      Force India-Mercedes       +  1:08.757
12.  Heidfeld      Renault                    +  1:12.739
13.  Barrichello   Williams-Cosworth          +  1:30.189
14.  Buemi         Toro Rosso-Ferrari         +  1:30.671
15.  Sutil         Force India-Mercedes       +     1 lap
16.  Kovalainen    Lotus-Renault              +     1 lap
17.  Perez         Sauber-Ferrari             +     1 lap
18.  Maldonado     Williams-Cosworth          +     1 lap
19.  Trulli        Lotus-Renault              +     1 lap
20.  D'Ambrosio    Virgin-Cosworth            +    2 laps
21.  Glock         Virgin-Cosworth            +    2 laps
22.  Karthikeyan   HRT-Cosworth               +    2 laps
23.  Liuzzi        HRT-Cosworth               +    2 laps

Giro Veloce: Webber, 1:38.993

Non classificati/ritirati:

Pilota Team Al giro
Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari           12

Classifiche iridate 

Piloti: Costruttori: 
 1.  Vettel        68        1.  Red Bull-Renault          105
 2.  Hamilton      47        2.  McLaren-Mercedes           85
 3.  Button        38        3.  Ferrari                    50
 4.  Webber        37        4.  Renault                    32
 5.  Alonso        26        5.  Mercedes                   16
 6.  Massa         24        6.  Sauber-Ferrari              7
 7.  Petrov        17        7.  Toro Rosso-Ferrari          4
 8.  Heidfeld      15        8.  Force India-Mercedes        4
 9.  Rosberg       10       
10.  Kobayashi      7       
11.  Schumacher     6       
12.  Buemi          4       
13.  Di Resta       2       
14.  Sutil          2


Shanghai, qualifiche: Terza pole per Sebastian Vettel

16 aprile 2011

SHANGHAI 16.04.2011 Nelle sorprendenti qualifiche cinesi, l’unica certezza continua ad esser Sebastian Vettel, ancora il migliore, ancora in pole. Alle spalle del tedesco, lontane ben sette decimi, le due McLaren di Button ed Hamilton seguiti dalla rigenerata Mercedes di Rosberg.

Eliminato a sorpresa in Q1 Mark Webber, colpito da mille problemi e non assistito al meglio dal team che lo manda in pista con gomme dure. Ancora senza Kers l’australiano continua a soffrire di una vettura meno perfetta rispetto quella del compagno Vettel. Risultato: domani prenderà il via dalla diciottesima piazza.

Nonostante l’occasione offerta da Webber, le Ferrari non riescono ad andare oltre la terza fila. Alle loro spalle entrambe le Toro Rosso entrano in Top Ten, separate dal rookie Di Resta.

Chiude la Top Ten Vitaly Petrov, vittima di un problema al cambio in Q2 che lo ha costretto a posteggiare la propria vettura in pista, rinunciando così a prender parte al Q3. La sessione è stata quindi sospesa a due minuti dal termine, ed è ripresa con un tutti contro tutti cui vittime sono state Schumacher ed Heidfeld su tutti, rispettivamente quattordicesimo e sedicesimo.

Valerio Lo Muzzo

Pos Pilota Team Tempo Gap 
 1.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault     1m33.706s
 2.  Jenson Button         McLaren-Mercedes     1m34.421s  + 0.715
 3.  Lewis Hamilton        McLaren-Mercedes     1m34.463s  + 0.757
 4.  Nico Rosberg          Mercedes             1m34.670s  + 0.964
 5.  Fernando Alonso       Ferrari              1m35.119s  + 1.413
 6.  Felipe Massa          Ferrari              1m35.145s  + 1.439
 7.  Jaime Alguersuari     Toro Rosso-Ferrari   1m36.158s  + 2.452
 8.  Paul di Resta         Force India-Mercedes 1m36.190s  + 2.484
 9.  Sebastien Buemi       Toro Rosso-Ferrari   1m36.203s  + 2.497
10.  Vitaly Petrov         Renault              No time

11.  Adrian Sutil          Force India-Mercedes 1m35.874s  + 1.388
12.  Sergio Perez          Sauber-Ferrari       1m36.053s  + 1.567
13.  Kamui Kobayashi       Sauber-Ferrari       1m36.236s  + 1.750
14.  Michael Schumacher    Mercedes             1m36.457s  + 1.971
15.  Rubens Barrichello    Williams-Cosworth    1m36.465s  + 1.979
16.  Nick Heidfeld         Renault              1m36.611s  + 2.125
17.  Pastor Maldonado      Williams-Cosworth    1m36.956s  + 2.470
18. Mark Webber            Red Bull-Renault     1m36.468s  + 1.196
19. Heikki Kovalainen      Lotus-Renault        1m37.894s  + 2.622
20. Jarno Trulli           Lotus-Renault        1m38.318s  + 3.046
21. Jerome D'Ambrosio      Virgin-Cosworth      1m39.119s  + 3.847
22. Timo Glock             Virgin-Cosworth      1m39.708s  + 4.436
23. Tonio Liuzzi           HRT-Cosworth         1m40.212s  + 4.940
24. Narain Karthikeyan     HRT-Cosworth         1m40.445s  + 5.173

107% time: 1m41.941s