Diario – Cina 2019

Cosa volete che vi racconti di questa millesima (o presunta tale) gara di Formula 1?

Forse la cosa più bella l’ha fatta il ragazzino della Toro Rosso, Alexander Albon, il quale aveva letteralmente distrutto la propria vettura il giorno prima. Col senno di poi, vista la saluta del pilota, possiamo dire che la botta gli ha fatto bene visto il decimo posto finale.

Non si può dire lo stesso del suo compagno di squadra che durante il primo giro è riuscito a centrare entrambe le McLaren in un colpo solo, roba da pubblicità anni ‘90 del maxibon…two is megl che one! Il russo si è beccato pure un drive through, per poi ritirasi a due terzi di gara.

Ma perché vi parlo delle Toro Rosso e del maxibon?! Forse perché siamo tornati ai livelli degli anni 2014-2016 dove Mercedes fa/faceva quello che gli pare, vincendo anche senza mani o con gli occhi bendati.

Non è bello vedere la 1000esima gara di Formula1 con team storici come Williams, McLaren e anche Renault recitare ruoli di serie B, mentre gli avversari Ferrari e RedBull stanno li a lottare per raccogliere le briciole o a pensare di raccogliere la miseria del giro veloce all’ultimo giro. E’ davvero questa la F1 pensata dagli americani? A me pare che questa gestione a stelle e strisce pensi solo ad addobbare le manifestazioni con eventi di contorno, invitando gente famosa, peraltro usando grafiche e regie davvero imbarazzanti.

Tornando quindi alla gara….poteva andare così: Ferrari lasciava tutto com’era, Leclerc terzo, Vettel quarto, facevano due soste, un caffè, un ammazza caffè anzi due, facciamo tre e si andava fino alla bandiera scacchi come i trentatrè trentini: trotterellando.

Invece hanno preferito (comprensibilmente) fare cose relativamente a caso, cercando conigli in un cappello che offriva solo allocchi. Hanno provato a mirare al secondo posto usando entrambe le vetture, una che rallenta e una che attacca, ma quando sei senza mezzi hai poco da fare. E’ inutile, quindi, stare a chiedersi se si poteva fare meglio o peggio di così, le conclusione della giornata odierna è che in certi circuiti in Ferrari riescono (forse) a giocarsela con i rivali, in altri manifestamente no. Colpa della vettura difficile da settare o non ancora capita bene? Bho, non posso saperlo dal divano di casa.

Nota positiva di giornata per il team di Maranello: almeno Vettel non si è schiantato nel duello con Verstappen, anzi ne è uscito vincitore. Cosa che al pilota fa morale.

Dei primi ne parliamo alla fine: è durato tutto 300 metri, se la giocavano alla partenza, ma neanche più di tanto. Sul podio solite parole di circostanza. C’era pure baffo Moretti, all’anagrafe Dieter Zetsche, che da maggio dovrebbe lasciare la presidenza del gruppo Daimler, quindi quale migliore occasione della millesima gara per farsi vedere un po’ e festeggiare la vittoria.

Chissà se a Baku vedremo un copione diverso. Magari si farà anche festa per la 1001sima gara in quanto numero palindromo.

Saluti e buona Pasqua!

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