Bullets – Arabia Saudita 2024

10 marzo 2024
  • Da una pista vera e propria come il Bahrain ad un cittadino come Jeddah cambia tanto, ma non per RedBull che conquista la seconda doppietta stagionale, definendo cosí il mondiale che verrá. Non c’é trippa per gatti, mettetevi il cuore il pace. A Milton Keynes sono davvero un passo avanti. Mondiale giá deciso? Senza troppi fronzoli…si.
  • Se in qualifica la Ferrari puó ancora dare un po’ di filo da torcere, in gara non c’é storia. Max vola, Checo ha capito che senza fare errori la vettura lo guida in automatico in seconda posizione. Penalitá incluse.
  • La vera sorpresa del fine settimana é stato il diciottenne Bearman, ritrovatosi a guidare una Ferrari in Formula 1 per via di un attacco di appendicite occorso a Sainz. Nella vita ci vuole culo ed in F1 raramente si ha una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Bearman ha reso meglio delle aspettative: undicesimo in qualifica, settimo in gara, tanta testa, poche parole.
  • Il risultato di Bearman non é certo una bella pubblicitá per tutti i piloti del circus. Vedetela cosí: arriva un ragazzino che non ha mai guidato una F1 se non al simulatore. Prende parte alle terze libere del sabato, poi qualifica e gara. Guida bene, non fa errori, porta la pagnotta a casa. Certo, guidava un macchinone, ma é sembrato anche fin troppo semplice. E’ la prova definitiva che il pilota oggi conta meno del passato?
  • Alla domanda precedente potrebbe rispondere Stroll, che vince il premio come primo ritirato per incidente del 2024.
  • Il primo ritiro in assoluto é stato registrato da Gasly per un problema al cambio. Ocon ha lottato ed ha tagliato il traguardo tredicesimo. In questo momento l’Alpine é una nave senza nocchiere in gran tempesta.
  • Leclerc completa il podio, confermando Ferrari come seconda forza di inizio stagione. Poteva fare di meglio? Decisamente no, perché RBR é parecchio avanti rispetto la Ferrari. Porta a casa il giro veloce come premio di consolazione.
  • Norris ed Hamiton hanno scommesso su una possibile seconda safety-car senza successo. Vanno quanto meno applauditi perché non sono andati sulla scelta scontata delle hard nel momento in cui é entrata la vettura di sicurezza.
  • La sola gomma hard avrebbe retto l’intera durata del GP senza problemi.
  • Bravo Fernando, brillante in qualifica ed in gara, al punto di tenere dietro la Mercedes di Russell. Lo spagnolo non mi é mai stato troppo simpatico, ma é sicuramente un pilota che aggiunge valore al mezzo.
  • Diciamo che McLaren, Mercedes ed Aston Martin non sono sembrate troppo lontane tra loro. Ottimo piazzamento per Piastri, mentre Hamilton non é sembrato a suo agio né in Bahrain, tantomeno a Jeddah.
  • Ottimo punto per Niko Hulkenberg che sembra aver cominciato la stagione col verso giusto. Discorso che vale anche per Haas, meno per Magnussen che ha collezionato due penalitá da dieci secondi ciascuna.
  • Tsunoda si prende la rivincita su Ricciardo, mentre in casa Sauber continuano i problemi con i dadi al pit stop, dopo Bottas in Bahrain adesso é toccato a Zhou. Nel complesso sia in Racing Bulls che in Sauber regna parecchia confusione.
  • Prossimo appuntamento all’Albert Park di Melbourne (Australia) tra due settimane.

Bullets – Arabia Saudita 2023

20 marzo 2023
  • A Jeddah sono bastati meno di trenta giri per ristabilire le posizioni con RedBull, Aston Martin, Mercedes, Ferrari ed Alpine allineati cosí come rispecchiato in classifica costruttori.
  • Insomma sono bastate due gare per capire quale sará l’andazzo del campionato, la cui unica incognita resta la Mercedes (classe) B che arriverá al primo appuntamento europeo.
  • Perez l’ha vinta anche troppo facilmente, centrando cosí l’ennesima vittoria in un cittadino. Ha peccato in partenza ma con quel bolide ed il DRS che rende facili i sorpassi, ci ha messo poco a riprendere la testa della corsa e scappare via lontano, preoccupato piú da Verstappen che da Zorro.
  • Difatti Max ha recuperato in men che non si dica, complice anche una safety-car entrata quando bastava una virtual. L’olandese ha completato il fast lap durante l’ultima tornata, togliendolo proprio a Perez. Cosí é primo in classifica. E non é un dettaglio da poco.
  • L’ingresso della vettura di sicurezza sul momento ha penalizzato principalmente Leclerc, ma per il monegasco l’esito della gara non sarebbe cambiato. Con le hard le Ferrari non rendono. Forse si poteva provare la gomma gialla? Probabilmente non sarebbe cambiato granché.
  • Con gli amici ho sempre paragonato la coppia Leclerc-Sainz ad Alesi-Berger. Piú gare passano piú me ne convinco.
  • Mercedes é riuscita a fare un mezzo passo avanti. Russell é ormai maestro in queste gare dove sta per i cavoli suoi, fa quello che deve fare e porta la pagnotta a casa. Di Lewis ho apprezzato la strategia H-M che in qualche modo ha funzionato.
  • Aston Martin si conferma solida e pimpante. Lontana da RBR sia al sabato che alla domenica, ma allo stesso tempo saldamente in vantaggio rispetto il resto della concorrenza. Alonso é un fiume in piena, mentre Stroll ha la luna nera dal lato suo. Avrebbe chiuso quarto senza il ritiro? Forse si, ma non lo darei per scontato.
  • Alpine porta entrambe le vetture a punti, mentre Magnussen prende lo slot della Top Ten lasciato libero da Stroll.
  • Tempesta in casa McLaren, dove i problemi si collezionano. Ho comunque apprezzato il finale di Piastri nel momento in cui ha scalzato Norris e Sargeant.
  • C’e stata un po’ di confusione nel post-gara con Alonso che si é visto togliere e riassegnare il podio nel giro di poche ore. La spiegazione la trovate qui:
    https://www.f1web.it/2023/03/19/gedda-la-fia-nel-pallone-perche-alonso-e-stato-penalizzato-due-volte-e-alla-fine-assolto/
  • Prossimo appuntamento tra due settimane all’Albert Park, Merlbourne, Victoria, Australia.

Bullets – Arabia Saudita 2022

28 marzo 2022
  • Max torna re nella terra degli sceicchi mettendo in scena una gara magistrale da campione del mondo. Guadagna subito la posizione su Sainz, poi infila Leclerc nel finale complice una RBR un filo più veloce delle rosse. Se serviva una risposta è arrivata.
  • Tosto anche Leclerc, gli è mancato il guizzo. Forse la partenza al palo poteva cambiargli le sorti della gara, tuttavia ci ha pensato Latifi a far girare il vento dalla sua. Senza SC avrebbe avuto la meglio su Perez? Presumibilmente no, quindi questo secondo posto è un ottimo risultato. Sainz poteva aiutarlo di più? Sì, soprattutto in partenza tenendo dietro Max.
  • A proposito di Perez, sì è stato sfigato, però poteva reagire meglio. Dopo la sosta non ha avuto il ritmo di Sainz, a differenza del compagno che non a caso è il campione in carica ed è andato a caccia del leader della corsa. Tra i lati positivi per Checo c’è la prima pole in carriera conquistata a 32 anni dopo 215 gran premi.
  • Arriviamo così ad Hamilton. In quattro mesi è passato da vincitore a decimo sulla pista di Jeddah. Poco grip per l’inglese ed un po’ di sfiga nel momento in cui la pit lane è stata chiusa in regime di virtual safety car. In passato anche la dea bendata ci vedeva meglio.
  • Quinto posto per Russell ma poca trippa. La W13 è un personaggio in cerca d’autore. Servirà tempo per trovare i pregi della vettura ed affinare il suo concetto estremo (forse troppo?).
  • Si conferma in Top 10 il ripescato Magnussen. Alla Haas un pilota esperto serviva come il pane, d’altronde non si vive di soli rookie. Dispiace che Mick sabato sia andato pesantemente a muro, fortunatamente senza conseguenze. E pensare che lo scorso anno ha sbattutto proprio lì.
  • Ovviamente non ha senso avere una curva così veloce tra due muretti di cemento. Perez è stato perentorio: “è la curva più pericolosa del campionato”. Altri piloti si sono espressi a tal proposito e trovate un breve resoconto qui:
    https://www.autosport.com/f1/news/f1-drivers-want-more-changes-to-on-the-safety-limit-jeddah/9351120/
  • Oltre alla sicurezza ci sarebbero altri motivi per non correre a Jeddah. Dai missili al rispetto dei diritti umani, insomma è facile dire “we race as one” e poi chiudere gli occhi per un pugno di…petroldollari.
  • Direzione gara un po’ così…molle. Con i marshall in pista serve una SC ed non una virtual. Tempi di reazione da terza età, Sainz o Perez chi ha attraversato per prima la safety-car line? Basta controllare due sensori, invece non abbiamo avuto risposta. Insomma ad oggi vince Michael Masi. Senza fronzoli.
  • Torna un po’ di morale sia in Alpine che in McLaren dopo la debacle in Bahrain. Ocon e Norris hanno chiuso sesto e settimo, mentre Ricciardo ed Alonso hanno visto le proprie macchine spegnersi come nelle sale giochi di una volta: game over.
  • Ocon ed Alonso ci hanno fatto divertire un po’, cosa che non capita tutti i giorni tra compagni di squadra.
  • Alla fine per sorpassare si è sempre usato il DRS, quindi prima di dire che queste vetture funzionano aspetterei un po’. E’ bello vedere due piloti rallentare appositamente pur di vincere il diritto di usare il bottone magico? Suvvia!
  • Prossimo appuntamento in Australia dove non si corre dal 2019.

Bullets – Arabia Saudita 2021

6 dicembre 2021
  • Luigi e Max arrivano all’ultimo appuntamento stagionale a pari punti, caricati da un finale di stagione accesissimo e degenerato nell’ultimo appuntamento in Saudi Arabia. Uno spot sensazionale per gli americani di Liberty che venderanno l’evento in tutti i mo(n)di.
  • Forse siamo contenti anche noi di vedere un duello così tirato all’ultima gara. Per quanto zozzo, poco pulito e quello che vi pare…è dal 2012 che il mondiale non si gioca all’ultima gara, escludendo i duelli interni in Mercedes che non sono minimamente paragonabili al Vettel-Alonso del tempo ed all’Hamilton-Verstappen di domenica prossima.
  • A Jeddah la Mercedes ha mostrato ancora una volta una superiorità notevole. Da un punto di vista di velocità e passo gara la vittoria non è mai stata messa in discussione. Lo step fatto in Brasile è stato decisivo e con la guida Luigi non ci sono avversari che tengono. Lewis è stato un fenomeno nell’evitare sempre i guai, indipendemente dal fatto che si chiamino muretti o Verstappen. Ad Hamilton va riconosciuto il fatto che sta giocando un mondiale pulito, tosto e mai palesemente fuori le righe. Questa è la sua grandezza. Dovesse vincerlo sarà il titolo dove ha messo tutto sè stesso. E se lo merita.
  • Non può dirsi lo stesso di Versteppen il quale non avendo altre armi per potersela giocare ha cominciato a giocare sporchissimo ed a prendere rischi giganteschi come quelli che lo hanno portato al crash del sabato. Nel complesso a Max è andata bene tra eventi della gara e penalità non ha compromesso il prossimo appuntamento che gli offre ancora una chance e dove necessarimente giocherà il tutto per tutto. Tuttavia – tra le tante porcate di ieri – l’olandese ci ha regalato una perla: il sorpasso su Lewis alla seconda ripartenza.
  • Io al posto del #33 e di RBR avrei cercato un secondo posto comodo – senza fare scelte scellerate – ed avrei “conservato” la vettura per Yas Marina. Ieri non c’era assolutamente niente da fare contro Hamilton e la scelta di montare le gialle è sembrata un no-sense dettato dalla disperazione.
  • Sulle ripartenze sono d’accordo con Masi. Tutti in griglia, è Formula 1. Se non ci sono le condizioni di sicurezza va bene, ma se il rischio è quello degli incidenti allora che non si venga a correre qui.
  • Sul resto delle decisioni l’operato della direzione gara resta discutibile. La negoziazione con RedBull la vedo un po’ come quando ti dicono di restituire la posizione in pista, quindi non mi scandalizzo. Sulla bandiera rossa non penso alla malafede. Le attenuanti per Masi & Co. risiedono nelle lacune di questo cittadino, che non merita di essere chiamato tracciato o circuito.
  • Qui il punto finale. Un cittadino così veloce è un controsenso e le difficoltà si sono viste tutte. Osate immaginare cosa potrebbe succedere in caso di pioggia? Fortunatamente a Jeddah piove appena 6 giorni in un anno. Perchè si corre qui? Forse perchè Aramco è tra gli sponsor principali della F1 ed è la quinta società più ricca al mondo secondo Forbes? Cash is king (cit).
    fonte: https://www.forbes.com/lists/global2000/#1be82bc35ac0
  • Tra sette il responso finale. Non sto nella pelle.